La biblioteca teologica del Monastero di Strahov a Praga

La bacheca dei libri, ha come modello questa immensa fonte di conoscenza perché: "La lettura è per la mente ciò che l'esercizio è per il corpo

Novità e successi della NORD Editore

Ecco le novità da non perdere e il successo di "Vita dopo vita" che come sottolinea l'Espresso:«La nostra eroina muore e rinasce innumerevoli volte; e il lettore la segue in un crescendo di suspense che sta la fantascienza e il miglior realismo magico. Un romanzo così non si era mai visto.»

Novità e successi della Dunwich Edizioni

La Porta dei cieli, il thriller archeologico protagonista del Blog Tour ancora in corso; Il successo dell'horror "William Killed The Radio Star" uno sfondo musicale dalla intricata indagine psicologica e le attese novità legate ai concorsi della Dunwich.

I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

Ecco i romanzi candidati a entrare nell'immortale albo d'oro del Premio. Il favorito è "Non dirmi che hai paura" vincitore del Premio Strega Giovani. Alla finale del 3 Luglio ha vinto il prezioso elisir Francesco Piccolo con "Il desiderio di essere come tutti".

Novità editoriali da non perdere

Ecco le fresche letture che hanno attirato la mia attenzione. Da un Amore Alieno a Per sempre insieme,dalla passione di Così come sei al distopico fantasy Mystic city, ma un Eccezione serve sempre quindi non perdetevi l'eccezionale caos di sentimenti scritta dall'islandese Audur...

mercoledì 11 settembre 2013

La vita sa confondere le sue tracce, e tutto del passato, può diventare materia di sogno, argomento di leggenda. Giorgio Bassani, Cinque storie ferraresi

Ecco è giunto!
Il magico momento dove la realtà e la fantasia si confondono come voci echeggiate attraverso le onde dove  toni soavi e suadenti riecheggiano nelle orecchie di vecchi cantori che con i loro strumenti fatti di semplicità, diffondono le parole sussurrate da queste melodiose voci che possiedono l’incanto delle bellissime sirene che confondono le memorie trasportando i poveri naufraghi in un mondo incantato dove nulla e come sembra e ci che sembra è… chiamandolo con il nome di leggenda.

 La vicenda di cui leggeremo e ascolteremo la voce, ci trasporta tra i flutti del mare che bagnano le coste a sud dell’Italia, dove già dal XII sec. molte sono le voci che confondono le menti dei poveri abitanti del luogo e un grande cantore chiamato Italo Calvino, ne ha ascoltata una e ora ci narra la mitica leggenda di un ragazzo che si chiamava Cola di Messina e pesce perché amava nuotare così tanto che è stato maledetto.
La leggenda di Cola Pesce
dipinta da Renato Guttuso nel Teatro Vittorio Emanuele di Messina.
 Una volta a Messina c’era una madre che aveva un figlio a nome Cola, che se ne stava a bagno nel mare mattina e sera. La madre a chiamarlo dalla riva:   - Cola! Cola! Vieni a terra, che fai? Non sei mica un pesce?  E lui, a nuotare sempre più lontano. Alla povera madre veniva il torcibudella, a furia di gridare. Un giorno, la fece gridare tanto che la poveretta, quando non ne poté più di gridare, gli mandò una maledizione:  - Cola! Che tu possa diventare un pesce!   Si vede che quel giorno le porte del Cielo erano aperte, e la maledizione della madre andò a segno: in un momento, Cola diventò mezzo uomo mezzo pesce, con le dita palmate come un’anatra e la gola da rana. In terra Cola non ci tornò più e la madre se ne disperò tanto che dopo poco tempo morì. La voce che nel mare di Messina c’era uno mezzo uomo e mezzo pesce arrivò fino al Re; e il Re ordinò a tutti i marinai che chi vedeva Cola Pesce gli dicesse che il Re gli voleva parlare.  Un giorno, un marinaio, andando in barca al largo, se lo vide passare vicino nuotando.   - Cola! –   gli disse.  – C’è il Re di Messina che ti vuole parlare! E Cola Pesce subito nuotò verso il palazzo del Re.  Il Re, al vederlo, gli fece buon viso.  - Cola Pesce,  – gli disse, – tu che sei così bravo nuotatore, dovresti fare un giro tutt’intorno alla Sicilia, e sapermi dire dov’è il mare più fondo e cosa ci si vede!  Cola Pesce ubbidì e si mise a nuotare tutt’intorno alla Sicilia.  Dopo un poco di tempo fu di ritorno. Raccontò che in fondo al mare aveva visto montagne, valli, caverne e pesci di tutte le specie, ma aveva avuto paura solo passando dal Faro, perché lì non era riuscito a trovare il fondo. - E allora Messina su cos’è fabbricata? –   chiese il Re.  – Devi scendere giù a vedere dove poggia. Cola si tuffò e stette sott’acqua un giorno intero. Poi ritornò   a galla e disse al Re:  - Messina è fabbricata su uno scoglio, e questo scoglio poggia su tre colonne: una sana, una scheggiata e una rotta.
O Messina, Messina,
 Un dì sarai meschina!  
Il Re restò assai stupito, e volle portarsi Cola Pesce a Napoli per vedere il fondo dei vulcani. Cola scese giù e poi raccontò che aveva trovato prima l’acqua fredda, poi l’acqua calda e in certi punti c’erano anche sorgenti d’acqua dolce. Il Re non ci voleva credere e allora Cola si fece dare due bottiglie e gliene andò a riempire una d’acqua calda e una d’acqua dolce. Ma il Re aveva quel pensiero che non gli dava pace, che al Capo del Faro il mare era senza fondo. Riportò Cola Pesce a Messina e gli disse: - Cola, devi dirmi quant’è profondo il mare qui al Faro, più o meno.   Cola calò giù e ci stette due giorni, e quando tornò sù disse che il fondo non l’aveva visto, perché c’era una colonna di fumo che usciva da sotto uno scoglio e intorbidava l’acqua. Il Re, che non ne poteva più dalla curiosità, disse: - Gettati dalla cima della Torre del Faro. La Torre era proprio sulla punta del capo e nei tempi andati ci stava uno di guardia, e quando c’era la corrente che tirava suonava una tromba e issava una bandiera per avvisare i bastimenti che passassero al largo. Cola Pesce si tuffò da lassù in cima. Il Re ne aspettò due, ne aspettò tre, ma Cola non si rivedeva. Finalmente venne fuori, ma era pallido.   - Che c’è, Cola? –   chiese il Re. - C’è che sono morto di spavento, - disse Cola.  - Ho visto un pesce, che solo nella bocca poteva entrarci intero un bastimento! Per non farmi inghiottire m son dovuto nascondere dietro una delle tre colonne che reggono Messina! Il Re stette a sentire a bocca aperta; ma quella maledetta curiosità di sapere quant’era profondo il Faro non gli era passata. E Cola:  - No, Maestà, non mi tuffo più, ho paura. Visto che non riusciva a convincerlo, il re si levò la corona dal capo, tutta piena di pietre preziose, che abbagliavano lo sguardo, e la buttò in mare.   - Va' a prenderla, Cola!  - Cos’avete fatto, Maestà? La corona del Regno! - Una corona che non ce n’è altra al mondo, - disse il Re. – Cola, devi andarla a prendere!  - Se voi così volete, Maestà,   – disse Cola - scenderò. Ma il cuore mi dice che non tornerò più su. Datemi una manciata di lenticchie. Se scampo, tornerò su io; ma se vedete venire a galla le lenticchie, è segno che io non torno più. Gli diedero le lenticchie, e Cola scese in mare. Aspetta, aspetta; dopo tanto aspettare, vennero a galla le lenticchie.
 Cola Pesce s’aspetta che ancora torni.
   La leggenda di Cola Pesce, (Palermo)  tratta dal libro Fiabe italiane di Italo Calvino 

Filastrocca impertinente, chi sta zitto non dice niente; chi sta fermo non cammina; chi va lontano non s’avvicina; chi si siede non sta ritto; chi va storto non va dritto; e chi non parte, in verità, in nessun posto arriverà. Gianni Rodari

Leggere a voce alta!
 Buongiorno cari lettori e genitori, è giunto il momento di leggere a voce alta ai vostri piccoli pargoli, perché "La lettura è per la mente quel che l'esercizio è per il corpo." quindi donatevi emozioni e ricordi indelebili insieme ai vostri bambini, senza contare i grandi vantaggi educativi per le giovani menti che coinvolte nella lettura entreranno in un fantastico mondo pieno di colori, con personaggi che come un magico teatrino gli aiuteranno a scoprire le cose belle della vita.
 Questa rubrica, che indirettamente sostiene il fantastico progetto di http://www.natiperleggere.it/index.php?id=1 e anche oggi, vi proporrà le letture adatte per far fiorire le giovani menti.
 Naturalmente realizzare un libro per l’infanzia non è così semplice come sembra, ma è qualcosa di molto importante e impegnativo che richiede preparazione, perché come sappiamo la formazione educativa del bambino pare dalla tenera età e ciò che la sua mente incamera durante l’infanzia, servirà a costruire il carattere e le abitudini dell’adulto di domani. Per questo insieme ai libri andremo a conoscere i suoi ideatori, per garantire la qualità e la professionalità che si cela dietro ai libri consigliati, seguendo le direttive di questa importante progetto riconosciuta dallo Stato e sostenuta da importanti associazioni come il Centro per la salute del bambino, l’associazione italiana biblioteche e l’associazione culturale pediatri.
L’autore di oggi è…        Leo Lionni
 Leo Lionni, è un importante illustratore e scrittore ma anche pittore e grafico, di origine olandese, proviene da una famiglia di ebrei iberici. Si è formato all’Università di Genova e per le leggi razziali, si è trasferito negli Stati Uniti, dove si è formato come grafico e ha lavorato con grandi personaggi come Saul Steinberg, Andy Warhol e  tanti altri. In Italia rientra solo negli anni sessanta, dove inizia a dedicarsi alla illustrazione per bambini, realizzando anche film d’animazione, anche in collaborazione con altri importanti e valevoli disegnatori come Antonella Abbatiello, di cui abbiamo già parlato.
 Questo grande e poliedrico autore ha la capacità di comprendere profondamente la mente dei bambini, infatti riesce a trasmettere attraverso l’identificazione con gli animali, dove l’assenza di una morale esplicita è sostituita dalla creazione di un mondo di valori costituiti dall’unicità dell’individuo, cooperazione, pace, diplomazia, che rendono le sue storie delle favole contemporanee. Leo Lionni,
 ha realizzato molti libri, i più famosi sono Piccolo blu e piccolo giallo,  Federico, Un pesce e un pesce e tanti altri, tutti tradotti in molte lingue.

Il libro che oggi vi consiglio è “Il piccolo blu e il piccolo giallo”, della casa editrice Barbalibri. 
Autore: Lionni L.
Editore: Babalibri
Formato: 20x20
Pagine: 48
Libro
Prezzo 10,00 euro
Dai 3 anni
Una storia dove oltre a scoprire i colori e la loro formazione, si impara il valore dell’amicizia, che non ha confini o diversità, infatti piccolo blu e piccolo giallo adorano giocare insieme, ma quando si abbracciano diventano verdi.