La biblioteca teologica del Monastero di Strahov a Praga

La bacheca dei libri, ha come modello questa immensa fonte di conoscenza perché: "La lettura è per la mente ciò che l'esercizio è per il corpo

Novità e successi della NORD Editore

Ecco le novità da non perdere e il successo di "Vita dopo vita" che come sottolinea l'Espresso:«La nostra eroina muore e rinasce innumerevoli volte; e il lettore la segue in un crescendo di suspense che sta la fantascienza e il miglior realismo magico. Un romanzo così non si era mai visto.»

Novità e successi della Dunwich Edizioni

La Porta dei cieli, il thriller archeologico protagonista del Blog Tour ancora in corso; Il successo dell'horror "William Killed The Radio Star" uno sfondo musicale dalla intricata indagine psicologica e le attese novità legate ai concorsi della Dunwich.

I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

Ecco i romanzi candidati a entrare nell'immortale albo d'oro del Premio. Il favorito è "Non dirmi che hai paura" vincitore del Premio Strega Giovani. Alla finale del 3 Luglio ha vinto il prezioso elisir Francesco Piccolo con "Il desiderio di essere come tutti".

Novità editoriali da non perdere

Ecco le fresche letture che hanno attirato la mia attenzione. Da un Amore Alieno a Per sempre insieme,dalla passione di Così come sei al distopico fantasy Mystic city, ma un Eccezione serve sempre quindi non perdetevi l'eccezionale caos di sentimenti scritta dall'islandese Audur...

lunedì 24 febbraio 2014

Arriva il 2° appuntamento con il tour di 8 settimane, della rubrica Covers & Songs.Quali saranno le 3 books covers di questa settimana?


Benvenuti tra le mie pagine...

e dentro la strepitosa rubrica Covers & songs, che ha iniziato il suo emozionante tour di otto settimane,  che come sapete, si concluderà, con un estrazione, dove verrà premiata la fedele amicizia di chi mi ha accompagnato in questo viaggio, tra books covers e musica, con un Libro e un CD a scelta del fortunato partecipante estratto da Random.org.

Il viaggio di oggi ci porterà nel distopico e fantastico mondo della Trilogy di Kimberly DertingTHE PLEDGE”. Ecco a voi  le books covers della serie.
 Ma prima di andare avanti scopriamo cosa si cela dentro queste belle covers.
The Pedge
Sinossi: Nel paese violento Ludania, le classi sono rigorosamente divisi in base alla lingua che parlano. La trasgressione più piccola, come guardare un membro di una classe superiore negli occhi mentre parlano la loro lingua nativa, si traduce in esecuzione immediata. Charlaina ha diciassette anni, e da sempre, è stata in grado di comprendere le lingue di tutte le classi, ma questo è un segreto che cerca di nascondere da tutta la vita. L'unico posto dove si può davvero essere liberi è il club drug-fueled, dove la gente va a scrollarsi di dosso le regole oppressive del mondo in cui vivono. È lì che incontra un bellissimo e misterioso ragazzo di nome Max che parla una lingua che non ha mai sentito prima. . . e il suo segreto è quasi esposto. Charlie è intensamente attratta da Max, anche se non può essere sicura della sua vera lealtà. La violenza si intensifica e le situazioni di emergenza aumentano lasciando il posto a una vera e propria crisi, ormai è chiaro che Charlie con la sua capacità possiede la chiave per qualcosa di molto più grande. Ormai lei è l’unica possibilità del suo paese, per ottenere la libertà dal terribile potere retto, da un regime mortale.
The Essence 
Sinossi: "Pericolo, terrore, mistero e romanticismo" continuano nel secondo volume della trilogia The Pledge, come il regno di Charlie è sotto assedio da più insolito dei nemici. Alla conclusione luminosa del regno, Charlaina ha sconfitto il tiranna Sabara e preso il suo posto come regina di Ludania. Ma Charlie sa che Sabara non è scomparsa: l'essenza della regina malvagia è fusa alla psiche di Charlie, pronta a presentarsi al primo segno di debolezza. Charlie non è debole, ma lei l’ha spinta al limite. Oltre a sopprimere l'onnipresente influenza di Sabara, lei è occupata ha mantenere il suo ruolo di regina e a combattere una crescente resistenza, che è determinata a far tornare Ludania al suo sistema di caste discriminatorio. Charlie vuole essere la stessa ragazza di prima, ama Max, ma lei è una regina, e si sente divisa in due. Mentre Charlie fa un viaggio verso un vertice annuale per incontrare i leader della vicina Queendoms, un evento in cui la sua capacità di capire tutte le lingue saranno messe alla prova, lei si troverà di fronte al tradimento. E l'unica persona a cui può rivolgersi per chiedere aiuto è l'anima malvagia che risiede dentro di lei.

Dopo aver scoperto la trama dei primi due volumi, passiamo a conoscere la vera protagonista della nostra rubrica, la terza meravigliosa book cover che completa la serie.
The Offering 
Il vero amore e la guerra mondiale, è in gioco nella conclusione alla trilogia The Pledge, una miscela scura composta da distopia e fantasia cosparsa di romanticismo.
Charlie, altrimenti nota come Regina Charlaina di Ludania, ha raggiunto la perfetta stabilità come un leader. Ha compiuto una mirabile opera di ripristino dei sistemi di comunicazione di Ludania con gli altri Queendoms, e finalmente ha imparato a ignorare Sabara, l'ex regina del male la cui essenza è ancora viva dentro di Charlie. O almeno così pensa. Quando la negoziazione di un accordo di pace con il Queendom di Astonia va storto, Charlie riceve un messaggio brutale che minaccia Ludania, e lei sembra essere l’unica opzione richiesta in cambio della libertà di Ludanian. Ma le cose non sono sempre come sembrano. Charlie sta andando incontro a una trappola,  organizzata da Sabara, che è determinata a recuperare i Queendoms ad ogni costo.
Wow! Che bella trilogy, peccato che ancora, non c’è una versione italiana. Comunque, a gusto di chi non ha problemi a leggere in lingua inglese, si trova tra le mani una interessante lettura, da aggiungere alla sua playlist.

Dal distopico mondo di The Pledge, passiamo al primo volume pubblicato in Italia (Rizzoli) della mitica serie Urban fantasy “RAVEN BOYS” narrata dall’autrice di Shiver, Maggie Stiefvater.
Raven Boys di Maggie Stiefvater
È la vigilia di San Marco, la notte in cui le anime dei futuri morti si mostrano alle veggenti di Henrietta, Virginia. Blue, nata e cresciuta in una famiglia di sensitive, vede per la prima volta uno spirito e capisce che la profezia sta per compiersi: è lui il ragazzo di cui s’innamorerà e che è destinata a uccidere. Il suo nome è Gansey ed è uno dei ricchi studenti della Aglionby, prestigiosa scuola privata di Henrietta i cui studenti sono conosciuti come Raven Boys, i Ragazzi Corvo, per via dello stemma della scuola, e noti per essere portatori di guai. Blue si è sempre tenuta alla larga da loro, ma quando Gansey si presenta alla sua porta in cerca di aiuto, pur riconoscendolo come il ragazzo del destino non può voltargli le spalle. Insieme ad alcuni compagni, Gansey è da molto tempo sulle tracce della salma di Glendower, mitico re gallese il cui corpo è stato trafugato oltreoceano secoli prima e sepolto lungo la “linea di prateria” che attraversa Henrietta. La missione di Gansey non riguarda solo un’antica leggenda, ma è misteriosamente legata alla sua stessa vita. Blue decide di aiutare Gansey nella sua ricerca, lasciandosi coinvolgere in un’avventura che la porterà molto più lontano del previsto.
Anche se la book cover, non è molto particolare, di sicuro lo è la vicenda dei fantastici protagonisti di questa serie. Ecco i protagonisti di questa interessante saga, Ronan, Gansey, Adam and Blue. Non male, vero?
Beh! con questo romanzo siamo fortunati, perché è stato presentato in Italia dalla Rizzoli, quindi possiamo goderci in modo unanime questa bellissima storia.

Adesso direi che è il caso di giocare in casa, quindi ecco a voi la bellissima book cover disegnata dal geniale e italianissimo Paolo Barbieri, creata per il romanzo fantasy di Licia Troisi, I regni di NASHIRA, in questo caso vi presento il 3° volume della serie, Il sacrificio
La fine di Nashira è vicina, e sulle sue terre riarse Talariti e Femtiti, razze da sempre nemiche, continuano a combattere una guerra sanguinaria, ignari del destino che presto li annienterà.
Talitha e Saiph appartengono a due popoli diversi, ma lottano per una missione comune: salvare Nashira e scoprire le origini di Verba, la creatura millenaria sopravvissuta a due catastrofi.
La risposta è custodita nelle profondità della terra, il luogo inviolato in cui secondo la religione dimorano gli dei, il mondo segreto in cui viveva l'antichissimo popolo da cui Verba discende. Ma una terribile profezia grava su Saiph, e lo spingerà a prendere una decisione irrevocabile.
Talitha, braccata dai ribelli e dai soldati talariti, sarà di nuovo costretta a scegliere: lottare per Nashira o seguire Saiph? La sua vita è a un bivio, mentre i due astri che da sempre hanno segnato il fato di Nashira si preparano a riversare sul pianeta un apocalisse di fuoco.
Bene amici, ecco a voi le books covers a cui dovete trovare la giusta colonna sonora:
  1. The Offering di Kimberly Derting
  2. Raven Boys di Maggie Stiefvater
  3. Il sacrificio - I regni di NASHIRA di Licia Troisi

Fatevi avanti amici de “la bacheca dei libri”, partecipate alla rubrica Covers & Songs, vi ricordo che avete una intera settimana per trovare la musica che secondo voi si adatta meglio a queste 3 covers. 
Tutti coloro che parteciperanno potranno vincere un Libro & un CD a scelta.

Benvenuti nella "Grande Mela" la città dove tutto è possibile, anche vivere un amore da favola.

    Caffè      Letterario


Buongiorno miei cari lettori e viandanti sperduti, pronti con il caffè? Perché oggi vi porterò tra le dolci pagine di... Tutta colpa di New York  di Cassandra Rocca
Inizia una nuova settimana, ma non temete, ho trovato la lettura giusta per iniziare con dolcezza questa nuova settimana. Immagino che anche voi avete trovato fantastico il bellissimo film con Julia Roberts e Hugh Grant, Notting Hill. 
Beh! allora seguitemi, perché ora ci spostiamo a New York dove vi presento la versione femminile di William Thacker, Clover O’Brian,
una comunissima e irruenta giovane donna, senza peli sulla lingua, con occhi verdi, morbidi capelli rossi e a differenza del nostro William, non lavora in una libreria di viaggi, ma pur sempre in un negozio, con la particolare mansione di personal shopper. Caspita! sapevo dei personal trainer, ma onestamente i “personal shopper” mi mancavano. Infatti la nostra protagonista, aiuta i suoi clienti nell’ardua impresa di scovare il regalo perfetto. 
La parte di Sara Scott è rappresentata da Cade Harrison,

un attore di Hollywood bello, ricco, famoso e amato. Ma diversamente da Sara, il nostro Cade non è un suo cliente, ma allora come si possono incontrare due persone che vivono in mondi completamente diversi? Come per Sara, la causa principale è il risvolto negativo del successo, infatti Cade, è appena uscito da una relazione disastrosa con una collega, e il bisogno di rifugiarsi in un luogo poco frequentato dalle star, lontano da occhi indiscreti e soprattutto dai paparazzi è la motivazione che lo spinge a trascorrere le feste a New York, in una casa presa in prestito da un amico. 

Adesso, non mi resta che lasciarvi a questo assaggio, da degustare insieme al vostro caffè, dove potrete scoprire come avviene il magico incontro tra i protagonisti di questa romantica e divertente storia, narrata da

Cassandra Rocca
Ma scopriamo qualcosa di più su...
Cassandra Rocca, una giovane scrittrice di origini siciliane, che vive a Genova. Nella vita di tutti i giorni lavora come educatrice infantile, ma dedica il tempo che le resta al suo amore più grande: i libri. Accanita lettrice e aspirante scrittrice fin dalla tenera età, ha iniziato a pensare di rendere pubblica la sua passione solo negli ultimi anni. Tutta colpa di New York è il suo romanzo d’esordio.
Rivolgiamo uno sguardo ai commenti di chi ha letto questo libro?
“Dialoghi brillanti e spassosissimi che rendono irresistibile la lettura. Puro godimento.”
Elisabetta
“Dolce come un’intera scatola di cioccolatini, ma senza calorie”
Benedetta
Beh! direi che gli ingredienti sono ottimi, per iniziare con dolcezza questa nuova settimana, quindi godetevi la vostra insostituibile bevanda mattutina, il caffè e la spensierata storia di Clover & Cade e del loro... fortuito incontro nella “Grande Mela”, la città dove tutto può diventare possibile.
Le risate dei bambini risuonavano lungo la via, facendo eco a quelle più contenute degli adulti e ai tipici rumori delle case in festa. In un piccolo quartiere residenziale di Staten Island le famiglie erano intente a celebrare il giorno del Ringraziamento attorno a tavole imbandite, su cui facevano bella mostra di sé tacchini ripieni, gustando squisite torte di zucca, patate dolci, e chiacchierando amabilmente con gli ospiti. In strada, i bambini si godevano la fredda giornata di sole di fine novembre rincorrendosi fra loro, ma erano i piccoli gemelli Stevenson a ridere più di tutti gli altri, inseguiti da una strana specie di tacchino umano. - “E così vorreste mangiarmi, eh? Ve la faccio vedere io, cannibali! Sono stufo di vedere i miei simili stesi sui vostri tavoli!”. Con voce stridula, infarcita dei buffi versi tipici di un tacchino, Clover O’Brian continuò a rincorrere i tre monelli di sette anni per il piccolo spazio erboso di fronte alla chiesa, deliziata dalle loro grida. - “Chi di voi ha mangiato più tacchino a pranzo?”, chiese, facendo seguire una raffica di glo glo glo per dare enfasi al personaggio. - “Io, io!”, strillò Sam, quello con due buchi vuoti al posto degli incisivi superiori. - “Ne ho mangiati ben due piatti!”. - “Ah, non stento a crederlo! Con tutto quello spazio lì davanti, è naturale che cada più cibo nella tua bocca”, scherzò Clover, fingendo di caricarlo a testa bassa. - “Allora mangerò prima te! Glo glo glo!”. Scattò in avanti facendo urlare di gioia il bambino, poi si dedicò anche agli altri due. Iniziava ad avere il fiatone, ma le piaceva sentire il suono di quelle risate infantili. E poi non aveva niente di meglio da fare: era sempre sola il giorno del Ringraziamento. Anzi, a dirla tutta, era sola quasi in ogni ricorrenza speciale. Non poteva affermare di avere una famiglia e i suoi pochi amici passavano le feste con i propri cari, com’era giusto che fosse. Riceveva spesso i loro inviti, ma preferiva declinare e trovare passatempi alternativi per trascorrere quelle giornate. Imbucarsi nelle case altrui non faceva che ricordarle ciò che a lei mancava, e non voleva che pensieri così tetri le rovinassero un giorno di festa. L’allegria era quasi un dovere, per Clover. Soprattutto in quel periodo. Adorava il Natale, l’atmosfera che si respirava a dicembre e in nessun altro mese dell’anno, e si batteva continuamente perché nessuno rovinasse quei trenta giorni per lei sacri, anche a costo di festeggiare da sola. Da quando suo padre era morto, ormai dieci anni prima, Clover si era lentamente abituata alla solitudine. Non che prima ci fosse un gran clima di festa in casa O’Brian: nessuno nella sua famiglia aveva una predisposizione al buonumore, né uno spiccato spirito natalizio. Ma lei non aveva perso quell’esuberanza infantile che la faceva sorridere come un ebete al pensiero di dozzine di pacchi colorati sotto un albero luminoso. Per questo cercava in tutti i modi di non farsi avvelenare dal cinismo e dal disincanto altrui. Sua madre aveva sempre odiato il Natale. Dover organizzare una festa impeccabile per gli ospiti, andare alla ricerca dei regali per tutti e sorridere a parenti e amici comportava nervosismo e imprecazioni, dai quali suo padre si teneva sempre saggiamente alla larga. Ma una volta rimasta vedova le cose erano ulteriormente peggiorate, e così Nadia O’Brian aveva smesso di organizzare qualunque festeggiamento, limitandosi ad accettare gli inviti altrui. Suo fratello Patrick, invece, da quando si era sposato aveva perso ogni interesse per quel periodo, considerandolo solo una festa per bambini. A dire il vero erano molti i cambiamenti avvenuti in lui, dopo il matrimonio, e tutti negativi: si era chiuso in se stesso, pensando unicamente al lavoro e ai figli, dimenticando il bel rapporto di complicità che li aveva sempre legati. Clover ripensava a Patrick con nostalgia e rabbia… Ripensava, sì, perché i ricordi erano tutto ciò che le rimaneva: non essendo particolarmente simpatica alla cognata, il loro legame si era inesorabilmente allentato e i loro incontri erano diventati sporadici. In ogni caso, per quanto la cosa potesse dispiacerle, il distacco dalla sua famiglia le aveva permesso di mettere la giusta distanza fra il suo bisogno di serenità e allegria e la loro tendenza al melodramma. La morte della nonna paterna, per di più, aveva dato a Clover la possibilità di allontanarsi anche fisicamente da quel clima teso. Andarsene dal Maine e prendere possesso della sua eredità – la piccola villetta nella quale viveva da ormai tre anni – era stata una benedizione, e gli incontri con la sua famiglia si erano ridotti quasi a zero. Adesso le feste comandate erano monopolio di Patrick e sua moglie Sienna: ogni anno, tutta la famiglia O’Brian si riuniva nella loro casa di campagna e, per almeno un paio di giorni, fingeva di andare d’amore e d’accordo e di provare interesse per tradizioni natalizie osservate solo a beneficio dei bambini. A causa della sua scarsa inclinazione a mentire e della sua incapacità a trattenere verità scomode, Clover non era la benvenuta… ma poco le importava. Partecipare a quei ricevimenti, i primi anni, era stato un tormento costellato da discussioni e musi lunghi, che inevitabilmente sfociavano in feroci mal di testa e tristezza latente. Da allora era nato un tacito accordo tra lei e suo fratello: Patrick la invitava alla cena della vigilia e al pranzo di Natale, lei fingeva di avere già altri impegni e tutto si riduceva all’invio, da parte sua, degli annuali regali per tutta la famiglia. Soltanto questo la salvava dall’essere depennata definitivamente dall’albero genealogico: era maledettamente brava a fare regali. -  “Clover, sei troppo lenta! Non riesci a prenderci!”, sbottò Mark, il più sveglio dei gemelli Stevenson, strappandola ai suoi pensieri e riportandola alla realtà. - “Ho mangiato troppi bambini a pranzo, forse è il caso che vada a riposarmi. Vi mangerò un’altra volta”. - “All’attaccoooo!”, urlarono tutti insieme, correndo verso di lei. Con una risata, Clover si voltò di scatto per scappare, ma un ostacolo inaspettato si parò dinnanzi a lei, una barriera che occupava tutta la sua visuale e che la fece rimbalzare all’indietro, scaraventandola sull’erba. - “Ma che cavolo…?”, bofonchiò. “Si è fatta male?”. A quella voce Clover alzò lo sguardo, mentre una mano dalle dita lunghe si affacciava nel suo campo visivo. La mano non era che l’elegante appendice di un braccio, a sua volta parte di un corpo ben proporzionato, coperto ma non nascosto da una giacca di ottima fattura. - “Porca miseria”, borbottò, rialzandosi senza l’aiuto della mano tesa. - “Ma lei chi è, Wolverine” 
- “No, quello è Hugh Jackman”. 
- “Dalla consistenza del suo torace si direbbe che anche lei è fatto di adamantio”
- “Il colpo è stato così forte? Devo chiamare un’ambulanza?”, chiese l’uomo, con una chiara nota divertita nella voce. Clover alzò finalmente lo sguardo su di lui e per poco non cadde un’altra volta. Nonostante il cappello di lana e il bavero della giacca sollevato, era impossibile non riconoscere quel viso dalla bellezza sconvolgente. Cade Harrison, il noto attore di Hollywood...
   ......
Come si concluderà questa romantica storia iniziata con questo incontro? Scopriamolo continuando a LEGGERE.
Al prossimo Caffè Letterario e... 

Buona Lettura